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L’animatore sociale, una figura professionale su cui fare chiarezza

By 28 Marzo 2025News

La figura dell’Animatore Sociale definisce un ruolo professionale recente. Non è sempre chiaro di cosa si occupi e dove svolga la propria attività. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza…

Il Punto

Animazione Sociale
Cos’è?

Per Animazione Sociale si intende il lavoro di tutti quegli operatori che intervengono in contesti sociali, educativi, relazionali con singoli e gruppi.

Cosa fa l’Animatore Sociale?

Gli interventi che l’Animatore Sociale mette in atto, coordinandosi con il team di lavoro, possono essere indirizzati ad adulti, ragazzi, bambini.

Le attività, seppur diverse a seconda della realtà e dell’utenza, sono in ogni caso finalizzate a sviluppare le potenzialità delle persone, promuovendo processi di prevenzione del disagio e favorendo l’inserimento e la partecipazione sociale.

Dove lavora l’Animatore sociale?

Possiamo trovare la figura dell’Animatore Sociale sia in contesti pubblici che privati. In strutture destinate ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza, come ad esempio centri di aggregazione giovanile, comunità per minori, oppure in realtà che offrono servizi per soggetti con disabilità psicofisiche ed ancora in contesti residenziali e territoriali per anziani.
In quest’ultimi, per esempio, l’Animatore sociale si occupa di avviare una serie di attività – siano esse laboratori creativi, attività motorie, attività educative, uscite organizzate – finalizzate a creare un ambiente stimolante e fornire alla persona anziana l’occasione di sentirsi parte attiva, di esprimere la propria socialità e mantenere un alto livello di benessere psicofisico.

Come si diventa Animatori Sociali

Si può diventare Animatori Sociali frequentando specifici Corsi che forniscano la Qualifica Professionale e preparino alla professione attraverso un monte ore di insegnamento adeguato e possibilmente un tirocinio, uno stage finale, che consenta di fare pratica ed avviarsi così alla professione.

Animazione Sociale…

Empatia.  Creatività. Competenza. Generare relazioni, inclusione e benessere nelle comunità.

La figura professionale dell’Animatore sociale realizza interventi finalizzati alla prevenzione delle marginalità, del disagio sociale, volti all’integrazione e partecipazione sociale, allo sviluppo di potenzialità individuali e collettive.

Che preparazione deve avere un Animatore Sociale?

Non è una professione che si può improvvisare. Servono conoscenze specifiche seppur di base, che riguardano l’ambito psicologico e comunicativo-relazionale. Quindi pedagogia e psicologia sociale. Tecniche di animazione ludica ed espressiva.

E’ necessario imparare le tecniche di monitoraggio degli interventi e alcuni aspetti legislativi che tutelano sia l’utenza che l’animatore stesso.

Casi reali

Francesca, una nuova direzione professionale come animatrice sociale

Dopo diversi anni impiegata nel settore della vendita, Francesca sentiva il bisogno di un cambiamento: desiderava un lavoro che mettesse al centro le persone, le relazioni e il senso di utilità sociale.
Ha deciso così di intraprendere un percorso formativo per diventare animatrice sociale.

Durante il tirocinio in un centro per anziani ha scoperto quanto fosse stimolante organizzare attività che favorissero l’inclusione, la partecipazione e il benessere quotidiano.
“Ho capito che anche una semplice attività può diventare un’occasione di relazione, ascolto e crescita, per gli altri ma anche per me stessa.”

Oggi lavora in una cooperativa sociale, progettando interventi educativi e ricreativi con adulti e anziani. “È un lavoro dinamico, che richiede empatia, organizzazione e voglia di mettersi in gioco. Non lo cambierei con nessun altro.”

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